Quest’anno vi auguro di trovare sotto l’albero qualcosa che ritengo sia davvero il dono più prezioso di tutti.
Vi auguro di trovare sotto l’albero la parte più ingenua, vera , profonda, sincera di qualcuno: La sua Fiducia.
Sarà incartata a festa, come è giusto che sia. Sarà di vetro, lucida, levigata, perfetta. Ma avrà anche una controindicazione: dovrà essere maneggiata con cura e rispetto.
Quando viene donata, La Fiducia è sempre intatta. Nessuno la dona già crepata. Creparla fa parte del “dopo”.
Per questo non desidero limitarmi ad augurarvi di trovarla. Ma di averne cura.
Dal modo in cui ne avremo cura, incontreremo faccia a faccia il nostro “io” più profondo. Scopriremo il valore che daremo a chi ha creduto in noi.
Perché arriverà il giorno in cui dovremo scegliere tra noi stessi, il nostro egoismo, la nostra convenienza, le nostre giustificazioni, e colei/colui che ci ha donato la propria Fiducia.
E sarà quello il momento in cui decideremo se “il noi stessi” vale più di ogni altra cosa e di ogni altra persona. Sceglieremo: se creare una crepa in quella Fiducia di vetro salvando noi stessi, o essere degni di quella Fiducia di cui siamo stati investiti .
E potrebbe essere quello il momento di non ritorno. Certo, si potrà poi levigare, lucidare, smerigliare, ma ciò che rifletterà sarà, la maggior parte delle volte, un’immagine un po’ crepata, perduta, rotta. Così come guardandoci attraverso, non tutto apparirà più così nitido.
E quando accadrà, ci accorgeremo che una sola crepa è in grado di fare un rumore assordante.
E se “il noi stessi” si rivelerà più importante di quel piccolo pacchetto sotto l’albero, avremo già la risposta che cerchiamo. Davvero amiamo o rispettiamo chi ha scelto di riporre sotto al nostro albero quel dono se dopotutto sceglieremo noi stessi? In fondo, chi mai sfregerebbe volutamente qualcosa a cui tiene davvero….?
Vi auguro, a voi che la riceverete, di averne cura. Che siate mogli, mariti, figli, fratelli, madri, padri, nonni, nipoti, familiari, colleghi, amici, conoscenti, vicini o condomini.
Di averne cura faccia a faccia. Ma anche, e soprattutto, alle spalle. Che vale molto di più difendere la fiducia nell’ombra. Perché le daremo un valore vero nel proteggerla, le daremo il valore del cuore e dell’unicità. Che a proteggerla di fronte, diciamocelo, sono un po’ capaci tutti. È la mossa della convenienza. Del salvare noi stessi. Dell’apparire bravi e buoni. Dell’apparenza… o del non detto. Ma nulla a che fare con l’anima.
Che siamo mogli, mariti, figli, fratelli, madri, padri, nonni, nipoti, familiari, colleghi, amici, conoscenti, vicini o condomini. Accadrà che qualcuno ci scelga. Siamone degni.
Vi auguro di trovare quella Fiducia sotto l’albero. Vi auguro di scartarla con cura. Di darle un posto speciale sul cuore. Di difenderla. A costo di voi stessi. Dell ‘egoismo. Delle cose non dette. O delle scelte. Perché , che ci crediate o no, il comportamento che avrete sarà sempre e solo frutto di una scelta.
Ed è l’unico modo, in fondo, per sapere a tu per tu con noi stessi, denudati dalle scuse, dalle giustificazioni di comodo, dall’egoismo e da ciò a cui non siamo in grado di rinunciare, “chi” siamo davvero. Perché nessuno mai, tra coloro che donano, merita indietro una Fiducia in frantumi.
Essere scelti per un dono così dovrebbe renderci felici ed orgogliosi. È cosa non scontata nella vita. Ed è un’opportunità per essere migliori e non barare con noi stessi. Si sceglie a chi donare, come si sceglie di non far rumore. Ed è questo il mio vero augurio: abbiatene cura, che chi ha ricevuto, un giorno, sarà colui che donerà, e solo allora potrebbe a sua volta capire quanto rumore è in grado di fare una crepa.
Insegnamolo ai nostri bambini. Insegniamo loro come incartarla, regalarla o come, una volta scartata, prendersene cura. Insegniamo che difendere La Fiducia ricevuta è un gesto d’Amore che vale più di qualsiasi promessa.
Buon Natale…