Passando molto tempo insieme, dedicando quindi anche varie ore al gioco, si cominciano a gettare le basi per quel training di base del cane sempre necessario, soprattutto quando si desidera condividere spazi ed esperienze. E il vostro futuro ruolo di educatore si rivelerà inaspettatamente molto più facile.
La leadership con il cane: il capobranco
Più esperienze, più stimoli e situazioni differenti farete vivere al vostro cane, più avrete un cane che appaga la propria naturale curiosità, si fiderà di voi, e con cui avrete la certezza di formare un branco in cui la leadership sarà basata sul rispetto, la coerenza e la reciproca collaborazione.
La leadership con il cane deve essere messa in chiaro da subito, commisurata all’età del cane e al suo atteggiamento. E’ un passaggio necessario e dovuto. Rispetterà ogni membro della famiglia e non solo il capobranco da lui riconosciuto; dovrà imparare , per esempio, che nella scala gerarchica familiare, lui viene dopo i vostri bambini. Questo vale soprattutto con cani del tipo nordico o in generale con cani dal carattere forte. Non ho mai assistito ad episodi di vera prevaricazione da parte del nostro Alaskan Malamute, quando Vidar può averci provato ( senza aggressività ) era piccolo e cercava di posizionarsi all’interno del “branco famigliare”.
Potranno invece verificarsi episodi in cui sembrerà sfidarvi, per esempio provando ad ignorare un comando, non lasciateglielo mai fare. Usate un tono deciso. Imperativo. Non siate MAI violenti. Avvicinatevi se necessario, stando in piedi, e ripetendo il comando con un tono che non ammetta repliche o dubbi. Lo farà. E’ assolutamente importante per chiarire il ruolo di leadership con il cane che nel momento in cui pronunciate un comando non lasciate correre, o cediate, se non viene eseguito.
Con un cane distinguete le coccole dai “no”, sempre, senza lasciarvi intenerire. Siate giusti e soprattutto COERENTI. Non usate MAI la violenza. Un cane nordico ha una testa pensante, è intelligente e arguto e non ha l’indole di compiacere a tutti i costi il proprio compagno umano come possono avere altri tipi di cane. Un Alaskan Malamute vi seguirà quando avrete guadagnato il suo rispetto .
Cose importanti da tenere sempre presente durante il training di base del cane
- Ogni esercizio non va ripetuto più di 5 minuti consecutivi quando sono cuccioli ( indicativamente quando hanno un’età tra i 3 e i 5 mesi, successivamente potrete arrivare ai 10 minuti e infine ai 15). La capacità di concentrazione è minima e il rischio di annoiarsi alto. E il training deve essere percepito dal cane come qualcosa di giocoso e divertente.
- Durante le vostre sessioni quotidiane di training, siate sempre calmi, motivati, propositivi. Non punite o sgridate il cane se sbaglia, ma premiatelo quando risponde correttamente ai vostri stimoli e richieste. Spesso potrebbe accadere che dovrete premiare l’intenzione di fare correttamente, ovvero I primi secondi di risposta corretta vanno premiati, anche se non ha eseguito o compreso l’intero esercizio.( Pensiamo ad esempio quando gli insegniamo il “seduto!”, all’inizio va premiato il movimento, l’intenzione, non quanto effettivamente resterà seduto).
- Dovrete pensare che ogni esercizio/comando è composto da varie piccole parti corrette, che poi, messe tutte insieme porteranno al successo.
- Non insegnate al vostro cane esercizi diversi nello stesso giorno, soprattutto all’inizio. Un esercizio va “fissato” e compreso bene prima di poter passare ad un nuovo esercizio. Prendetevi il tempo necessario.
- Siate coerenti e ripetete le vostre brevi sessioni ogni giorno.
- Un cane impara e collabora su rinforzo positivo ( il premio) e il cibo è il miglior premio motivazionale per un cane non preoccupatevi se farà incetta di croccantini, serviranno all’inizio, non per sempre.
Il richiamo del cane
Il training educativo con Vidar è partito dal richiamo come accade sempre in un training basico. Il richiamo del cane è fondamentale per assicurare una pronta risposta da parte del vostro amico a 4 zampe, anche in quelle situazioni eventualmente critiche che in futuro potrebbero presentarsi.
E’ un comando relativamente semplice da insegnare. E come tutti i comandi, dovrà essere sempre pronunciato con una motivazione chiara. Con una finalità ben precisa. Non chiamatelo, soprattutto all’inizio, di continuo. Pronunciate il suo nome quando è distratto o sdraiato. Allontanatevi da lui, abbassatevi e muovendo ripetutamente e giocosamente una mano, chiamatelo, mostrando anche un croccantino. Quando arriva, elogiatelo moltissimo e dategli subito il croccantino. Trovate diverse occasioni per ripetere questo breve esercizio durante la giornata.
Fatelo anche portandolo al parco o in un giardino, magari nel weekend. Allontanatevi da lui correndo all’indietro, chiamandolo e tenendo il croccantino dietro alla schiena. Probabilmente vi seguirà volontariamente in situazioni come questa, ma correndo lo inciterete comunque. Molto utili per l’esercizio del richiamo sono anche le palline legate ad una corda, ad esempio, che potrete trainare correndo all’indietro mentre siete rivolti verso il vostro cane e lo chiamate. Non sgridatelo MAI se non viene subito. Non capirebbe e assocerebbe che venire da voi non è una cosa piacevole. Premiatelo sempre, con carezze, un tono di voce festoso, e un croccantino.
All’inizio non fate accadere immediatamente dopo il richiamo del vostro cane un’azione spiacevole come, per esempio, mettergli il guinzaglio se prima era libero; altrimenti la volta successiva potrebbe tentennare o rifiutarsi, o eseguire di malavoglia. Se proprio dovete metterglielo, prima festeggiatelo, aspettate uno o due minuti e mettete il guinzaglio. Non fategli mai associare una sua azione positiva ad una vostra negativa, gli insegnerete solo che ha fatto qualcosa di sbagliato, percependo il guinzaglio, in questo caso, come una sorta di punizione.
Il comando “seduto”!
Il comando “seduto”! , così come il richiamo , è sicuramente il comando più frequente e comune nel training di base del cane. E anche questo comando è relativamente semplice.
Starete in piedi, tenendo un croccantino tra due dita, mostrandoglielo e portando la mano in alto, diciamo all’altezza del vostro petto e spostandola indietro lentamente rispetto al suo muso, verso le sue orecchie, e ancora indietro, facendovi seguire dal suo sguardo e pronunciando contemporaneamente il comando “seduto”! Per seguire il croccantino alzerà il muso, sposterà il collo indietro e per non perdere l’equilibrio, si siederà. Elogiatelo immediatamente e dategli il croccantino. Se non si fosse seduto, ripetete dall’inizio l’esercizio e quando inizierete a spostare indietro la mano, pronunciando “seduto”! fate anche una leggera pressione con l’altra mano sul suo fondoschiena verso il basso per aiutarlo a comprendere cosa deve fare. Appena si siederà, elogiate e dategli il croccantino.
Ripetete l’esercizio per circa una decina di volte. Ripetetelo due/tre volte in un giorno con lunghe pause. Indicativamente una volta al mattino, una al pomeriggio, una alla sera. Arriverà prestissimo il momento in cui non dovrete più fargli seguire la vostra mano ma eseguirà l’esercizio immediatamente dopo il vostro “seduto!”