Siamo giunti a fine anno. E, come di consuetudine, è tempo di buoni propositi per l’anno nuovo. È tempo di bilanci. La neve ha incartato di silenzio ogni cosa. Un silenzio così dirompente che la foresta, i pendii e i sentieri sembrano essere sotto un incantesimo.
Sospesi i rumori. I bisbigli. Gli zoccoli dei caprioli. Sento solo i miei passi soffocati e vedo il fiato di Vidar, il mio amico a 4 zampe, comporre e scomporre nuvolette nell’aria.
È tempo di riflessioni. Di bilanci. Di Lasciare andare. Accogliere. Cancellare. È tempo di fare i conti con ciò che abbiamo fatto. O potevamo fare meglio. Di fare il punto di come e quanto abbiamo amato.
Guardo la foresta e come sempre ammiro questa Natura che procede, scivola, accoglie, dona. Abbiamo da imparare da un’apparente semplicità come questa.
Ad “amare” di più, per esempio. Dobbiamo imparare a dire più spesso “grazie“, e ad essere grati di ciò che già abbiamo in quest’ occasione unica che è vivere.
La mia lista di buoni propositi
Amare di più:
- Fare in modo che ogni gesto non sia mai scontato. Fare attenzione a rinnovarli. Misurarli. Rallentarli. Perché questo è un errore frequente e comune: dare per scontato un gesto gentile.
- Sorprendere: con un biglietto. Una carezza. Uno sguardo. Soprattutto mio marito, come fosse ieri.
- Appendere sorrisi alle finestre dei buongiorno in modo che amici, o semplici passanti, li possano in qualche modo far propri.
- Invitare più spesso gli amici del mio bambino a casa per godere dello stare insieme e, osservandoli, provare a stupirsi delle stesse cose di cui loro si stupiscono. Cose che ormai, noi adulti, diamo per scontate.
- Incartare biscotti insieme ai sorrisi per regalarli dicendo: “vi ho pensato”.
- Svegliarmi dieci minuti prima, durante la stagione fredda, per dedicare più tempo anche alla colazione degli uccellini vagabondi. Quelli che mi aspettano là fuori , alla casetta-mangiatoia in giardino.
Fare:
- Inventare nuove ricette senza scordare di scriverle, catalogando le stagioni nel mio quaderno di cucina.
- Raccogliere più rami caduti nella foresta di quello che già io non faccia, per dargli una seconda possibilità: qualche composizione in vaso, una ghirlanda o cenere di falò tra chiacchiere e amici.
- Imparare a condurre la slitta con Vidar( per conoscerlo meglio, leggi qui) perché insieme ci divertiamo moltissimo e trovare nuovi giochi da fare e è sempre stimolante per entrambi. E la neve fa impazzire tutti e due.
Imbottigliare i profumi dei ricordi
- Preparare del liquore al mandarino : per versare in un bicchiere, di una serata primaverile qualunque, il ricordo del profumo del Natale passato.
- Chutney di cachi per replicare, in un pranzo di Primavera, l’abito e l’odore della Foresta autunnale.
- E in estate Marmellata di more: per mettere sotto vetro una giornata estiva, magari trascorsa facendo volare gli aquiloni.
- e qualsiasi altro profumo sia un ricordo che io possa conservare sotto vetro.
Evitare:
- Evitare che il mio bambino cresca troppo in fretta dimenticando quanto possa essere bello fare un lavoretto insieme od ascoltare la mia voce narrare una fiaba.
- Vorrei che non ci fossero cose non dette, che riempiono i cuori di silenzi pesanti, chiudendo a chiave sprazzi di felicità. Un po’ come accade ad un passerotto che continui a sbattere sui vetri, cercando di raggiungere il cielo ma confondendolo con un riflesso..
Lasciar andare:
” Lasciare andare” alcune persone che si discostano dal mio sentire, lasciarle lì sulla soglia del mio quotidiano. A volte è necessario per il nostro stesso benessere. Non serve ferire. Ma solo chiudere la porta, continuando a camminare senza indugi.Desidero essere ancora più schietta. Sincera. Coerente di quanto già io non sia. Senza più mezze misure indotte dalla buona educazione.
Esserci:
Desidero esserci. “Anche” per me. Per i sorrisi e i gesti d’amore che mi spettano, perché me lo merito. Voglio farne incetta e metterli sotto chiave. Per i momenti no. Così come assicurarmi che la mia famiglia abbia sempre da parte mia una scorta d’Amore a portata di mano.
Non accettare più le cose che mi fanno stare male. Accartocciarle, gettarle. Rispettando invece cosa desidero nel profondo, cosa sogno, cosa mi fa stare bene, il lato romantico di me stessa. Dando il giusto valore ad ogni secondo del mio tempo, in accordo con quella che io sono davvero nell’animo. Un “Tempo” che abbia valore per chi mi sta accanto, certo. Ma anche per me.
Perché il “nostro ” tempo merita di essere scandito rispettando prima di tutto noi stessi. Scegliamo allora di amarci di più , ogni secondo. Ogni giorno. Ma “di più”.
Diamo al nuovo anno la possibilità, se non di essere migliore, di migliorarci.